La stampa 3D è stata celebrata negli ultimi 30 anni come metodo efficace di prototipazione per designer e ingegneri, al massimo per gli architetti. Che ci crediate o no, le persone oggigiorno amano la stampa 3D tanto quanto amano giocare ai videogiochi o divertirsi online con la NetBet codice bonus! È per questo siamo pronti a scommettere che presto soppianterà gran parte la produzione al dettaglio su larga scala.  

Perché la stampa 3D viene usata su larga scala?

Principalmente per 4 motivi che riguardano produzione, innovazione, personalizzazione e ambiente. Eccoli in sintesi, ma andremo ad analizzarli uno per uno:

· Rappresenta un modo economico per le aziende di adattarsi alle sfide della catena di approvvigionamento globale.

· Rende la produzione più sostenibile da un punto di vista ambientale.

· Consente un alto grado di personalizzazione dei prodotti, sia B2B che B2C.

· Introduce sul mercato prodotti nuovi e innovazione nei prodotti tradizionali.

Vediamo allora nel dettaglio perché sono questi i 4 trend del mercato della stampa 3D per il 2022 e per il futuro prossimo.

Digitalizzazione della catena di fornitura.

La pandemia globale prima, la guerra in Europa ora, hanno evidenziato la vulnerabilità di un sistema di produzione e approvvigionamento globale che finora era stato messo poco in discussione. Adesso ci siamo resi conto che basta perdere un piccolo componente per non poter più produrre un certo prodotto. La stampa 3D invece può spostare la produzione, riportandola in quegli stessi Paesi che l’avevano delocalizzata per ragioni economiche, perché è rapida, economica (più economica di prima, almeno) e consente di realizzare e ripetere i progetti su richiesta e su misura, riducendo così anche i costi di magazzino e di trasporto.

Sostenibilità della stampa 3D

Oggi la maggior parte delle grandi aziende guardano all’ambiente con grande attenzione (la stessa attenzione dei loro clienti, naturalmente). La stampa 3D permette di raggiungere gli obiettivi ambientali preposti perché ottimizza i processi di produzione riducendo gli sprechi di materiale e di energia, proprio in virtù del punto precedente riguardo la digitalizzazione della fornitura.

Personalizzazione delle applicazioni in 3D

Se la stampa 3D è già molto utilizzata nel mondo del commercio al dettaglio, quando parliamo di sanità l’entusiasmo si moltiplica, così come le possibilità di applicazione, sia per protesi (quindi quantità e qualità dell’assistenza ai pazienti) che per la pianificazione della chirurgia, ovvero, banalmente, l’allenamento dei chirurghi su “pazienti” di plastica o di resina, su modelli anatomici in 3D.

Velocità di innovazione

Se l’innovazione tecnologica accelera a una velocità spaventosa, la carenza di manodopera e la macchinosità dei metodi di produzione tradizionali ne rallentano la corsa. Ecco, la stampa 3D può sopperire a questa domanda e soprattutto può velocizzare alcuni processi produttivi. Pensiamo ad esempio alle trasformazioni che può portare – e sta portando – in settori tradizionalmente “lenti” al cambiamento come quello automobilistico, oppure alla velocità con la quale sono state prodotte migliaia e migliaia di visiere per protezione dal virus.

Insomma, la produzione globale è arrivata davvero a un punto di svolta: la stampa 3D è oggi in grado di rendere più efficiente sia le sfide legate alla produzione che quelle relative all’ambiente, di migliorare così la catena di approvvigionamento e portare innovazioni sul mercato che altrimenti non sarebbero possibili.

Fino ad ora abbiamo giocato con la stampa 3D, ma adesso facciamo sul serio.